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L’Innovation Key Performance Indicator (KPI) è costruito sulla base dei coefficienti del modello di Innovation Behaviour e sintetizza le probabilità di appartenere a ciascuno dei quattro profili di innovazione a livello di settore ateco e area S3 Il KPI è un utile strumento di consultazione sulla probabilità media, a livello di settore, di effettuare un passaggio da un profilo di innovazione basso ad uno più elevato e consegna pertanto utili indicazioni su azioni di supporto a livello settoriale[1].
L’Innovation Key Performance Indicator (KPI) è costruito sulla base dei coefficienti del modello di Innovation Behaviour e sintetizza le probabilità di appartenere a ciascuno dei quattro profili di innovazione a livello di settore ateco e area S3
Il KPI è un utile strumento di consultazione sulla probabilità media, a livello di settore, di effettuare un passaggio da un profilo di innovazione basso ad uno più elevato e consegna pertanto utili indicazioni su azioni di supporto a livello settoriale[1].
Confronti intersettoriali Un utilizzo del KPI è rivolto a confronti intersettoriali. Ad esempio, la manifattura in Emilia-Romagna presenta una più alta probabilità che le proprie imprese ricadano nel profilo delle leader (probabilità prevista del 30%), rispetto alle imprese del terziario la cui probabilità prevista di avere imprese leader è del 27%. La diversa probabilità può guidare azioni di supporto per intensificare i processi di innovazioni in particolari settori o segmenti delle value chains regionali.
Un utilizzo del KPI è rivolto a confronti intersettoriali. Ad esempio, la manifattura in Emilia-Romagna presenta una più alta probabilità che le proprie imprese ricadano nel profilo delle leader (probabilità prevista del 30%), rispetto alle imprese del terziario la cui probabilità prevista di avere imprese leader è del 27%. La diversa probabilità può guidare azioni di supporto per intensificare i processi di innovazioni in particolari settori o segmenti delle value chains regionali.
Confronti sulla competitività Un ulteriore utilizzo del KPI è rivolto alla competitività basata sui servizi. Il KPI può fornire utili informazioni per ipotizzare azioni di supporto alla transizione verso profili di innovazione superiori. Ad esempio, il commercio e la logistica presentano, in media, una probabilità prevista di avere imprese che ricadono nel profilo delle tardive del 39%, percentuale che si abbassa al 27% per le imprese del commercio e della logistica che hanno un’alta propensione verso l’economia dei servizi (quindi maggiore prossimità e collaborazioni con i propri clienti). La diversa probabilità può guidare azioni di supporto volte a potenziare l’introduzione di servizi in determinati settori o segmenti delle value chains regionali. Consulta il KPI Dashboard
Un ulteriore utilizzo del KPI è rivolto alla competitività basata sui servizi. Il KPI può fornire utili informazioni per ipotizzare azioni di supporto alla transizione verso profili di innovazione superiori. Ad esempio, il commercio e la logistica presentano, in media, una probabilità prevista di avere imprese che ricadono nel profilo delle tardive del 39%, percentuale che si abbassa al 27% per le imprese del commercio e della logistica che hanno un’alta propensione verso l’economia dei servizi (quindi maggiore prossimità e collaborazioni con i propri clienti). La diversa probabilità può guidare azioni di supporto volte a potenziare l’introduzione di servizi in determinati settori o segmenti delle value chains regionali.
Consulta il KPI Dashboard
[1]La probabilità è desunta dai coefficienti puntuali (impresa per impresa) del modello di regressione logistica di “attitudine all’innovazione”.